Negli ultimi anni, l’iniziativa delle “case a pochi euro” promossa da vari comuni italiani ha catturato l’attenzione di media, investitori immobiliari e potenziali acquirenti di tutto il mondo. Ma come spesso accade in queste circostanze, ci si ferma ad osservare i titoli sensazionalistici dei giornali, senza soffermarsi, con senso critico, ed approfondire le notizie nella loro interezza. Quella che ne viene fuori è un’idea irrazionale della realtà dei fatti. È quanto accaduto per il caso specifico del Comune di Sambuca di Sicilia, il bellissimo borgo in provincia di Agrigento fondato dagli arabi nell’830, che nei mesi scorsi ha lanciato l’iniziativa di mettere in vendita le case alla cifra irrisoria di 3 euro. Ma è stato veramente così? Lo vediamo in questo articolo.
Come funziona l’iniziativa?
Prima di entrare nel vivo dell’argomento è necessario spendere qualche parola su questa meravigliosa località. Sambuca di Sicilia è un luogo di straordinaria bellezza. Non a caso, è stato riconosciuto come “Borgo dei Borghi” nel 2016, grazie al suo patrimonio storico, alle sue stradine caratteristiche, e un panorama che incanta i visitatori.
L’obiettivo del progetto è quello di rivitalizzare e ripopolare il borgo siciliano, incentivando il recupero di immobili abbandonati nel centro storico. Questi immobili vengono messi in vendita con una base simbolica di 3 euro, ma in realtà l’alienazione avviene tramite un’asta pubblica in cui gli offerenti competono al rialzo. Di conseguenza, il prezzo finale può essere ben più alto rispetto alla cifra simbolica iniziale.
Gli obblighi degli acquirenti
Chi si è aggiudicato un immobile deve impegnarsi a ristrutturarlo entro tre anni dalla stipula del contratto preliminare. Inoltre, per la partecipazione all’asta è stata richiesta una cauzione di 5.000 euro. I costi di ristrutturazione, così come le spese per gli oneri burocratici e tecnici, sono interamente a carico degli acquirenti (mi sembra pure giusto!), e possono risultare particolarmente onerosi considerato lo stato di abbandono in cui versano alcuni immobili.

Il caso della famiglia irlandese
Tra le storie di successo, quella che ha suscitato più interesse, in questi giorni, è legata a una famiglia irlandese che ha deciso di investire a Sambuca. Lindsey Fitzgerald, manager di Google, e Robert Mosley, scrittore pubblicitario, insieme ai loro figli Mark e Maisy, hanno acquistato un appartamento di circa 60 metri quadrati su due livelli. La loro offerta vincente è stata di 5.323 euro (da come si evince dal verbale di aggiudicazione) , ben superiore ai 3 euro simbolici. Lindsey ha descritto questa esperienza come “un sogno che si avvera” ed è rimasta affascinata dalla bellezza del borgo. Questo immobile è il 221esimo venduto dal comune nell’ambito del progetto.
Pro e contro dell’iniziativa
Come ogni progetto ambizioso, anche quello di Sambuca presenta vantaggi e svantaggi.
Acquistare una casa a Sambuca di Sicilia può sembrare un’opportunità allertante per chi intende trasferirsi o decida di investire in uno dei borghi più belli d’Italia, premiato nel 2016 per il suo straordinario fascino. Il costo di partenza, pur essendo simbolico, permette a molti di accedere a immobili storici, e i prezzi, anche con il rialzo dell’asta, possono mantenersi accessibili rispetto ad altre destinazioni turistiche. L’iniziativa offre inoltre la suggestiva possibilità di contribuire alla rinascita del borgo.
Detto questo, bisogna ammettere che un investimento di questo tipo include anche dei rischi. Gli immobili, spesso in stato di abbandono, richiedono importanti lavori di ristrutturazione, il che comporta un investimento di tempo e denaro significativo, che non si era considerato in partenza. La necessità di rispettare scadenze rigide, come l’obbligo di presentare la documentazione tecnica entro 90 giorni e completare i lavori in tre anni, può rappresentare un ulteriore ostacolo. Inoltre, la posizione geografica del borgo, distante dai principali centri urbani e servizi, potrebbe risultare scoraggiante.
Vantaggi | Svantaggi |
Possibilità di acquistare immobili storici a prezzi accessibili | Prezzo finale soggetto a rialzo durante l’asta |
Vivere in uno dei borghi più belli d’Italia | Obblighi rigidi (documentazione tecnica entro 90 giorni, lavori entro 3 anni) |
Contribuire concretamente alla rinascita del borgo | Costi di ristrutturazione elevati per immobili fatiscenti |
Lontananza da centri urbani e servizi principali |
Considerazioni finali
L’iniziativa delle “case a 3 euro” rappresenta un’opportunità interessante per chi desidera investire in un progetto unico, combinando l’acquisto di un immobile storico con la possibilità di vivere in un borgo ricco di fascino. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i costi effettivi, che possono anche superare, in alcuni casi, quelli dell’acquisto tradizionale di un immobile. I tempi di ristrutturazione e le capacità di gestione del progetto possono, inoltre, rappresentare ulteriori ostacoli.
La storia della famiglia irlandese è un esempio positivo di come questo progetto possa trasformarsi in un’esperienza gratificante, ma è altrettanto importante considerare che il prezzo simbolico è solo il punto di partenza di un percorso che richiede impegno, tempo e risorse. Sambuca di Sicilia offre una possibilità unica, ma è essenziale affrontarla con consapevolezza e preparazione.